(in foto: a piece of me...)
Guardiamo….
Ma come! Mi guardate? Ma che, guardate tutti a me!?!
Ma questa…questa è Roma. e Roma...Roma è una città libera!
Ma Roma…. Roma…non era ‘na città aperta?
Aperta un par di ciofoli, haai capito!?
Che tempi che viviamo, tra sospetto e diffidenza
tutti, attenti a tutti, questa non è esistenza
ma in che mondo stiamo?
noi non viviamo più, noi controlliamo
Er barcarolo va contro corrente
ma io me so stancato de remà
remare contro tutta questa gente
che siccome, so romano…. nun ce sta
Nbhè. Che dobbiamo fa!? Che dobbiamo fa’! quindi? Sono Romano. quindi !?!
Sono romano ma… sono romano ma…
come succede a tutti nella vita
la nascita si sa, non è mica ‘na gita
che tu te scegli il posto dove annà.
Sono romano ma, sono romano ma,
se sei de nove mesi o settimino
quella è la ma…quella è la ma…
la mano del destino.
Ormai per inflessione o timbro della voce
u’né espressione un tono o soltanto ‘na calata
te inchiodano alla croce
ormai la gente è proprio avvelenata
Non voglio farne un fatto personale
se so’ romano, che ce posso fa’
se so de Roma nun me condannà
come se fosse un vizio Capitale
‘Nbhè. Je sui de Rome e allor? Che dobbiamo far! E quindi?!
Sono romano ma, sono romano ma,
se nasci ricco, povero o burino
quella è la ma…quella è la ma…
la mano del destino.
Sono Romano. E quindi? Mi volete condannar? Io faccio il Romano gratuitamente. È un fatto di natura, caratteriale. Sono Romano per volontà divina. Hai capito!?! ‘Nbhè. Ò !
Sono romano ma, sono romano ma,
Se nasci a Pisa a Como o all’Aventino
quella è la ma…quella è la ma…
LA MAAA NOOO DEEL DEESS TIII NOOOOOO !
Canzone finale dello spettacolo Teatrale “Sono Romano ma…” di Enrico Brignano
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